I Tarocchi e le Sibille

Le ‘Sibille’ erano delle giovani vergini con il dono di poter vedere nel futuro grazie al dio Apollo. Oltre ad essere presenti nella mitologia Greca e Romana sono anche una figura storica.

Le carte delle Sibille hanno provenienza francese e sono state ispirate da Marie Anne Adèlaide Lenormand, l'ultima Sibilla francese. Fra i suoi clienti più illustri vi erano anche l'imperatrice Giuseppina di Beauharnais, prima moglie dell'imperatore Napoleone Bonaparte e lo stesso imperatore.

Alla morte di Marie Anne Adèlaide Lenormand tutti i produttori di carte d'Europa cominciarono a produrre dei mazzi per la divinazione, le Sibille appunto, partendo di base dalle tradizionali carte francesi, a cui vennero aggiunte immagini e disegni rappresentanti momenti della vita quotidiana, con il relativo significato.

Ad oggi, dopo il primato indiscusso dei Tarocchi, le Sibille di Lenormand, sono considerate il secondo mazzo di carte per la divinazione più diffuso al mondo.

I Tarocchi completi sono numericamente 78, mentre le Sibille 52. Nel 1870, l’occultista francese Jean Baptiste Pitois dichiarò che l’origine dei tarocchi risaliva all’antico Egitto. La prima differenza tra i due mazzi è rappresentata dai diversi luoghi geografici che contraddistinguono anche due diverse culture, e che ne determinano importanti elementi di rilievo.

Per la lettura delle carte in genere non c'è bisogno di nessun potere particolare, occorre solo impegno e la pazienza di imparare, mentre la lettura delle Sibille richiede un forte intuito per l'interpretazione dei significati. Le Sibille predicono molto meglio eventi temporali molto vicini, in questo sono più nitide, anche se un ruolo fondamentale lo ha la cartomante sensitiva.

Ogni caso è a se, ogni cartomante stabilisce il proprio legame personale con le carte da divinazione. Nei consulti sull'amore a differenza dei Tarocchi, le Sibille sono molto precise, colpiscono il bersaglio in modo più netto dando attenzione al particolare. Entrambi i mazzi di carte sono efficientissimi per le funzioni ad essi richieste, è il legame che il cartomante ha con essi che fà la differenza.